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Tra falsi miti e realtà

Con l'ipnosi si perde il controllo?
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Contrariamente a ciò che si racconta sull'ipnosi, nella condizione ipnotica l'individuo ha il pieno controllo della situazione. Non è possibile costringere qualcuno a focalizzare la propria attenzione, ad ascoltare l'ipnotista, a lasciarsi andare all'esperienza ipnotica. Non solo si tratta in ogni momento di una scelta, ma la trance ipnotica fornisce proprio l'opportunità di aumentare il proprio controllo sugli aspetti che ci sfuggono del nostro funzionamento, come la gestione di emozioni e di comportamenti dei quali ci sentiamo talvolta vittime più che autori e registi. 

Nella relazione ipnotica, posto l'obiettivo, l'ipnotista co-costruisce insieme al soggetto il percorso da effettuare e la voce-guida del terapeuta diventa come un navigatore GPS: ci capita che il navigatore dell'auto ci proponga, per esempio, una strada conosciuta o un percorso alternativo e sarà capitato a tutti di ignorarlo proseguendo per la strada nota. Allo stesso modo, nessuna idea o suggestione può essere accettata se non per libera scelta.

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In ipnosi si è addormentati ?

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A dispetto del nome (dal greco ypnos: sonno), coniato da James Braid nella prima metà dell'Ottocento, l'ipnosi non è sonno! La persona può talvolta sembrare addormentata per via della ridotta attivazione motoria, del rilassamento muscolare (che comunque non è l'unica condizione possibile in ipnosi), ma presenta sempre un certo grado di consapevolezza, è cosciente e vigile. Semplicemente la persona è più orientata sulla sua realtà interna e meno su quella esterna. 

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L'ipnosi è indotta dal potere dell'ipnotista ?

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L'ipnotista non gode di nessun potere particolare, non possiede nessun "fluido", l'ipnosi non è qualcosa che si trasmette per contatto... Nella relazione ipnotica il terapeuta utilizza le proprie capacità comunicative per guidare l'individuo nell'esperienza ipnotica. Si dice che i fenomeni ipnotici vengono "elicitati", ovvero "stimolati"; Jeffrey Zeig (psicoterapeuta, didatta fondatore e presidente della Milton Erickson Foundation) utilizza l'immagine dell'innamoramento: indurre l'ipnosi è come far innamorare una persona, in realtà si può fare di tutto per essere amabili, ma il processo non avviene in altri che nell'individuo che si innamora.

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E' possibile far fare qualsiasi cosa ad una persona in ipnosi ?

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Gli ipnotisti da palcoscenico e la cultura popolare ci hanno spesso presentato degli esempi di soggetti in trance completamente passivi, sottomessi all'ipnotista, alla mercé della sua volontà, portati a fare qualsiasi cosa anche apparentemente contro il proprio volere. La questione della possibilità di portare un individuo attraverso l'ipnosi a commettere azioni che vadano contro la propria morale o le proprie convinzioni è una delle più dibattute. In realtà la possibilità di influenzare negativamente le persone (anche al di fuori della trance ipnotica) esiste nella vita di tutti i giorni. Si tratta tuttavia di qualcosa che  è totalmente estraneo a ciò che accade in una relazione terapeutica con uno specialista della salute mentale, in un contesto clinico, nel quale l'obiettivo è proprio valorizzare l'individuo, le sue risorse, la sua libertà. Questo deve però far riflettere proprio sulla scelta delle persone cui ci si affida per affrontare le proprie difficoltà: in una realtà in cui pullulano proposte di metodi di crescita personale, di riequilibrio psichico, di indefinite terapie energetiche, è davvero importante riconoscere ciò che è scientificamente riconosciuto da ciò che non lo è e quali figure professionali riconosciute hanno titolo per utilizzare strumenti atti a incrementare il benessere psicologico e a curare disturbi psicologici.

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L'ipnosi è rischiosa per la salute ?

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Il linea generale l'ipnosi, che come abbiamo già detto, è un fenomeno del tutto naturale, può aiutare le persone se utilizzata terapeuticamente e in maniera adeguata da specialisti competenti. L'ipnosi quindi non è di per sé pericolosa, ma se utilizzata da individui che, per scarsa conoscenza della complessità della mente o per incompetenza, proponessero interventi anti-terapeutici o non inseriti in una corretta valutazione del profilo clinico della persona, potrebbe risultare inutile o dannosa. Ecco perché è importante che l'ipnotista abbia una profonda conoscenza dei meccanismi psicofisiologici e psicologici e che il soggetto non sottovaluti mai l'importanza della formazione delle persone che operano attraverso non-meglio-definiti "stati alterati di coscienza".

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